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Google: dati dei social per il ranking

Alla fine la domanda l’han posta direttamente a Matt Cutts: “In un recente articolo, Danny Sullivan insinua che Google usa i link presenti in Twitter e Facebook come fattori di ranking. Puoi confermare ciò?”


Ecco la risposta di Cutts:
“Si, posso confermare: utilizziamo i link di Twitter e Facebook nel ranking, ma ora cerchiamo anche di comprendere la reputazione di quell’account di Twitter o Facebook.

Facciamo un piccolo passo indietro: in un video del Maggio 2010 dicevo che non usavamo quei fattori, mentre ora (Dicembre 2010) li usiamo; per capire meglio tutti i dettagli della cosa, suggerisco la lettura del recente articolo di Danny Sullivan.

Google-RankingIl Web Search Quality Team è composto da vari gruppi, che si trovano in uffici diversi; include persone che originariamente facevano parte del Blog Search Team e persone che lavorano alla Real-Time Search. Inizialmente abbiamo usato questi dati proprio nella Real-Time Search, come i singoli tweet che vengono mostrati all’interno della SERP, e stiamo studiando quale senso può avere usarli in maniera un po’ più diffusa a livello di search ranking.

Ci sono alcune cose da tener presente: se non possiamo fare il crawl di una pagina, se non possiamo “vederla”, non possiamo nemmeno conteggiarla ai fini del PageRank (e quindi del rank). Utilizziamo dunque questi dati in modo piuttosto “leggero” per ora, e in futuro potremmo decidere di utilizzarli più pesantemente a dipendenza di quanto saranno utili.

Non vorrei che le persone pensassero: “Bene! Iniziamo con i “follow reciproci”, otteniamo un sacco di follower, che equivale ad ottenere un sacco di link”. Allo stesso modo di come il PageRank non dipende solo dal numero dei link, ma dalla qualità dei link, devi pensare quale significato ha il follower a livello di qualità (e di conseguenza quale significato ha un bot, o un software che crea follower).

Riassumendo, utilizziamo ora questi fattori mostrando lo streaming nella Real-Time Search, ma stiamo lavorando per cercare di farne un uso più ampio anche nella web search”.

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