Reputazione online del “Made in Italy”
“Made in Italy”, rappresenta la marca dell’industria italiana nel mondo. Quanto pesa la marca nelle etichette dei prodotti italiani e quanto è apprezzata dagli utenti in internet, ma soprattutto quale e’ il livello di apprezzamento da parte dei consumatori.
Questo articolo ha lo scopo di usare e dimostrare le tecniche di Web Reputation usando la marca “Made in Italy” come elemento delle ricerche e per spiegare come la Web Reputation è divenuta una analisi importante per il marketing dei giorni d’oggi. Lo scopo dell’articolo nel blog e dentro diversi forum online nei social media, ha lo scopo di raccogliere commenti, recensioni e approfondimento da parte degli utenti al fine di completare la ricerca sulla reputazione online della marca.
Cosa si intende per Brand (terminologia internazionale di marca): In occasione del Chicaco New media summit del 2008, si afferma che un Brand non è solo un prodotto o un logo, ma è quello che le persone provano circa un prodotto, un servizio o un’organizzazione. La Brand Reputation, è l’insieme delle cose che le persone dicono, provano, pensano riguardo la marca “Made in Italy” nel mondo (nel nostro caso).
Web Reputation, cosa è e come ci consente di sviluppare una analisi sulla reputazione della marca “Made in Italy”.
Con Web Reputation si definisce la percezione che i consumatori hanno della marca la quale viene caratterizzata dai seguenti fattori di analisi definiti dal numero 3 del 2004 di “Economist & Management” intitolato “Le componenti della reputazione online”:
- Emotional Appeal – La capacità di suscitare ammirazione, rispetto e fiducia;
- Vision and Leadership – Chiarezza e lungimiranza della strategia e solidarietà della leadership;
- Product & Service – La percezione comune della qualità, della convenienza, dell’innovazione, dell’affidabilità dei prodotti e servizi nel nostro caso contraddistinti dal “Made in Italy”;
- Financial Performance – Gli aspetti legati alle prospettive di crescita e del rischio economico finanziario;
- Social Responsability – L’interesse realmente dimostrato alla marca in supporto a cause umanitarie e dell’ambiente;
Ok ora siamo tutti sullo stesso livello informativo sia sul Made in Italy che sulla Web Reputation. Iniziamo con il compiere le prime analisi sulla reputazione della marca online. Di seguito una prima analisi della reputazione al fine di creare le linee guida per gli approfondimenti successivi. A tale scopo ho scelto due ambienti di analisi: Motori di ricerca internet con relative reti di blogs e social network in particolar modo Twitter e Facebook.
Tasso di visibilità online (Visibility score)
Il primo risultato prodotto rappresentato nella immagine seguente, ha come scopo il conteggio dei riferimenti alla keyword “Made in Italy” in termini di contenuti, discussioni e recensioni la quale produce il “Visibility Score”.
Made in Italy nella prima ricerca condotta il 31/05/2010 ha prodotto un tasso di visibilità pari a 683 punti, inferiore solo al Made in China che presenta un tasso di 796 punti. A seguire dell’made in italy vi sono altri come: Made in USA – 525 punti; Made in Japan – 430; Made in Germany – 402.
Prima di addentrarci nello specifico del risultato interessante prendere in visione anche del visibily score di altre marche italiane: Ferrari – 2928; Ferrero – 2203; Barilla – 419; Fiat – 1456. In relazione a keyword italiane: Italy – 8156; Pizza – 8108; Spaghetti – 1709; Mozzarella – 918.
Il tasso di visibilità rappresenta il valore che identifica il volume delle citazioni della parola chiave o brand nei principali siti, motori di ricerca, social network internazionali. Rappresenta il parametro per verificare l’efficienza e l’efficacia di attività marketing online volte a migliorare la visibilità.
Relativamente al “Made In Italy” la posizione e abbastanza buona, nel senso che nel mondo rappresenta una marca abbastanza discussa. Il gap che ha nei confronti dei principali marchi italiani è dato dal fatto che ancora non viene vista come una marca.
Analisi del trend di ricerca
Per mezzo di speciali strumenti di analisi online, siamo in grado di monitorare il trand di ricerca (motori di ricerca in internet) della parola chiave “Made in Italy”. Il grafico di seguito riportato evidenzia il trend di ricerca del brand dal 2004 ad oggi
Il grafico rappresenta una stabilizzazione nel corso degli ultimi anni (dal 2007). Interessanti picchi con i risultati più alti nel corso del 2003 e 2004. Nell’immagine seguente rappresentiamo la localizzazione geografica delle ricerche:
Senza addentrarmi nella valutazione dei risultati che lascio agli esperti del settore (commenti all’articolo), ho riscontrato con sorpresa che noi italiani siamo quelli che cercano di più il termine “Made in Italy” nel mondo quando dovrebbero essere gli stranieri.
Analisi dei Post in Blog
Un altro interessante parametro da analizzare e’ il volume dei post in Blogs (articoli pubblicati) che riportano la keyword “Made in Italy”. Il grafico seguente riporta il trand espresso in valore percentuale dal dicembre 2008 ad oggi.
Mentre nel grafico seguente analizziamo il numero di post da fine febbraio 2010 ad oggi.
Concludendo questo articolo, come introdotto all’inizio, ha lo scopo di stimolare le discussioni e gli approfondimenti da parte di altri utenti nel blog e nei forum di LinkedIn. Pertanto iscrivetivi alla mia newsletter o nei gruppi di discussione all’interno dei social network; Twitter, Facebook e LinkedIn, al fine di essere avvisati sulle successive uscite di approfondimento inerenti il tema.
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