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Identificare l’utente nella rete per il Retargeting

Il Retargeting rappresenta un modello comportamentale di targetizzazione delle campagne pubblicitarie. Il tipo di comportamento in questione è rappresentato dalla visita recente di un sito o una mobile app da parte di un utente online.

Per poter mostrare un annuncio pubblicitario ad un utente che ha recentemente visitato un sito è fondamentale individuarlo nella rete durante le sue attività di navigazione e soprattutto una volta individuato e fondamentale comprendere cosa ha visualizzato nel sito e come si è comportando nei confronti dei contenuti del sito.

Tali informazioni permetteranno alle piattaforme di Retargeting di decidere quando mostrare l’utente un annuncio di Retargeting e con quale contenuto in termine di immagini e testo (Retargeting Dinamico). Ora il Retargeting nasce grazie all’opportunità di scrivere nel browser degli utenti che visitano una specifica pagina del sito un marcatore speciale denominato cookie.

Il cookie oggi rappresenta un sistema di tracciamento delle vecchia generazione del Web marketing in quanto limitato agli utenti che usano il Browser e pertanto non usabile quando l’utente usa le mobile apps (salvo l’app browser). Questa limitazione oggi, 2017, costa oltre il 50% del traffico degli utenti online i quali stanno sostituendo il device desktop con il device mobile.

Pertanto e per risolvere il grande problema del tracciamento limitato dei cookie sono stati introdotte diverse alternative o meglio evoluzioni tecnologiche. La prima adottata da Facebook e Google i quali hanno un alto volume di utente loggata alle loro app, è rappresentata dalla User Identification. La seconda soluzione di tracciamento invece viene denominata Fingerprint (impronta digitale), la quale ha come obiettivo il marcare ogni utente/device con una vera impronta identificativa univoca.