In cosa consiste il Retargeting?
Molti pensano che per fare Retargeting sia sufficiente rivolgersi a un’agenzia che provveda a tutto. Questo ragionamento è assolutamente errato. Le agenzie sono da considerarsi come fornitori qualificati traffico di utenti da retargettizzare. Il Retargeting deve essere affrontato come una strategia di marketing da mettere a punto all’interno dell’azienda.
Tale strategia, come ogni attività di pianificazione marketing aziendale, deve seguire un flusso contraddistinto da diverse fasi.
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La prima fase consisterà nella produzione dei documenti di previsione (campaign plan), i quali metteranno in risalto il rapporto di tra i costi e i ricavi ottenuti dalle vendite. Andranno identificati i valori di conversione che rappresenteranno i paletti entro i quali ottimizzare le campagne. Tali documenti saranno indispensabili per convincere la direzione aziendale a investire, perciò dovranno contenere un’attenta analisi delle tempistiche e del ritorno sull’investimento.
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Successivamente si dovrà chiedere il supporto del reparto tecnico che gestisce il sito di e-commerce o l’applicazione mobile, al fine di installare tutti gli elementi di tracciamento e di adattamento alle normative che consentiranno di mettere in pratica una strategia di Retargeting.
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Una volta pianificate le campagne con relativo budget, e installati nel sito di e-commerce gli elementi di tracciamento, arriverà il turno della realizzazione degli annunci di Retargeting. A questo punto sarà necessaria la produzione di testi, immagini e link alle pagine di atterraggio a seguito del click sugli annunci.
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Dopo aver predisposto tutto sul sito e i contenuti delle campagne, bisognerà negoziare con i fornitori di traffico, facendo particolarmente attenzione a distinguere la fase di Prospecting (interessamento) da quella di Retargeting (convincimento). Comprenderemo presto l’importanza di acquistare un buon traffico Prospecting, al fine di entrare in possesso di una base di utenza alla quale poi mostrare le campagne di Retargeting.
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Infine, andranno analizzati i dati di conversione del traffico acquistato in rapporto ai dati di visita e di conversione del sito di e-commerce, per calcolare le performance in termini di costo di acquisizione del cliente. Grazie a questi dati sarà possibile mettere a punto le strategie di ottimizzazione delle campagne e di acquisizione di traffico, nell’ottica di migliorare le performance e conseguire l’obiettivo preposto. Tutto questo fa parte del lavoro che un buon digital advertising manager deve svolgere ogni giorno, internamente all’azienda che vuole vendere online i suoi prodotti e/o servizi.