Postato in 4.1. Modelli di attribuzione
Il modello di attribuzione rappresenta il metodo con cui si assegna il premio per la conversione al canale che ha prodotto la conversione nel sito. Il modello di attribuzione standard e usato esclusivamente nel Web Marketing è il Last-Click (dopo ultimo click), assegnazione del premio conversione all'ultimo canale che ha generato la visita che si è convertita in vendita.
Postato in 4.1. Modelli di attribuzione
Google Analytics di norma è strutturato con un modello di attribuzione Last-Click, ma ha introdotto in modo sperimentale uno strumento di analisi e assegnazione delle conversioni sulla base dei diversi modelli da last-click a first-click sino a modello misto.
Postato in 4.1. Modelli di attribuzione
Scegliere il modello di attribuzione giusto è una decisione importante e, a volte, è preferibile lasciar parlare i numeri. Ed è qui che entra in gioco l'attribuzione basata sui dati: questo approccio ti consente di compiere una scelta senza dover tirare a indovinare.
Postato in 4.1. Modelli di attribuzione
Facebook mette a disposizione uno strumento di definizione dell’attribuzione nella configurazione dei report da visualizzare online e da esportare all’interno dello strumento “Gestione Inserzioni”. Per Facebook è fondamentale analizzare le performance da associare ai dati di traffico prodotto con le campagne di pubblicità online in modo Post-View.
Postato in 4.1. Modelli di attribuzione
Assegnare il valore appropriato alle parole chiave ti consente di intraprendere azioni specifiche in AdWords con l'obiettivo di soddisfare le esigenze dei clienti e aumentare le vendite.
Postato in 4.2. Identificare l’utente nella rete per il Retargeting
Il Retargeting rappresenta un modello comportamentale di targetizzazione delle campagne pubblicitarie. Il tipo di comportamento in questione è rappresentato dalla visita recente di un sito o una mobile app da parte di un utente online.
Postato in 4.2. Identificare l’utente nella rete per il Retargeting
Cos’è e come funziona il Cookie (tratto da Wikipedia.org). I cookie HTTP (più comunemente denominati cookie web) sono una sorta di gettone identificativo, usato dai server web per poter riconoscere i browser durante comunicazioni con il protocollo HTTP usato per la navigazione web.
Postato in 4.2. Identificare l’utente nella rete per il Retargeting
per il tracciamento Cross-Device e Mobile InApp.
La definizione formale (tratta da Wikipedia.org): La device fingerprint (letteralmente "impronta digitale del dispositivo") o machine fingerprint o browser fingerprint in informatica è l'informazione raccolta su di un dispositivo di elaborazione remoto a scopo di identificazione.
Postato in 4.3. Tag Management con GTM (Google Tag Manager)
Per accedere a GTM è sufficiente creare un account gratuito con il proprio account di gMail o Google gSuite. https://tagmanager.google.com. Entrati per la prima volta il passo successivo rappresenta la creazione del primo Account che dovrà contenere i contenitori da installare nei diversi siti o mobile app.
Postato in 4.3. Tag Management con GTM (Google Tag Manager)
Le variabili sono informazioni che GTM registra e mette a disposizione per la personalizzazione delle selezioni negli attivatori e delle chiamate nei tags. In questo libro useremo solo una piccolissima parte delle funzionalità offerte dalle Variabili, più precisamente per raccogliere informazioni di traffico fornito da fonti esterne e verso il sito internet e di visita degli utenti nel sito internet (per mezzo dei data-layers descritti di seguito).
Postato in 4.3. Tag Management con GTM (Google Tag Manager)
Gli attivatori sono speciali regole che per il Digital Marketing consentiranno la decisione di quando e dove mostrare specifici TAG. Ad esempio, si vuole mostrare nella pagina di atterraggio di specifici clicks un TAG del sistema di tracking (ad esempio ClickMeter) il quale trasmette una chiamata ogni volta che un click ha generato una visita nel sito.
Postato in 4.3. Tag Management con GTM (Google Tag Manager)
I TAG sono speciali contenitori di TAG forniti da terze parti che per mezzo degli attivatori, saranno mostrati a specifiche condizioni in specifiche pagine del sito. Inoltre GTM consente la personalizzazione dei TAG terze parti inserendo eventuali informazioni contenute in variabili (maggiori dettagli nei capitoli seguenti sui data-layers e sul post-back).
Postato in 4.3. Tag Management con GTM (Google Tag Manager)
I data layers rappresentano speciali informazioni che un sito mette a disposizione di GTM al fine di popolare le variabili con dati dinamici. Molto usato per gli e-commerce, per mezzo dei Data Layers è possibile mettere a disposizione in ogni pagina del sito informazioni come: il nome della categoria di appartenenza di un prodotto, il nome di un prodotto, l’eventuale descrizione breve, il prezzo, ecc.
Postato in 4.3. Tag Management con GTM (Google Tag Manager)
Il debuger, rappresenta un utilissimo strumento per verificare che tutti gli elementi creati, configurati ed attivati in GTM stiamo funzionando correttamente. Prima di tutto si deve procedere con la pubblicazione delle modifiche apportate al contenitore di TAG. Poi una volta pubblicato si avvia il debug e si apre il sito in una nuova scheda dello stesso browser (ideale Chrome).
Postato in 4.4. Tracking System
Esistono diverse soluzioni online sul mercato per tracciare il traffico che si porta verso il sito internet da fonti esterne. Lo scopo di un sistema di tracciamento (Tracking system) è di intermediare tra i canali che forniscono il traffico e la visita del sito.
Postato in 4.4. Tracking System
I TAG di conversione sono speciali codici da installare in ogni pagina del sito internet (simile a quello di Google Analytics) che consentono a ClickMeter di ricevere informazioni inerenti le visite del sito e le conversioni che esse producono. Ci sono 2 tipologie di TAG da installare nel sito per mezzo di GTM (Google Tag Manager).
Postato in 4.4. Tracking System
Il link di tracciamento (anche detto Tracking URL o Tracking link) è un elemento essenziale negli strumenti di link tracking. La corretta configurazione e gestione dei link di tracciamento è fondamentale per la creazione di una reportistica coerente ed efficace. Lo scopo è quello di capire, nel modo più semplice e veloce possibile, quale sono le campagne e le azioni di marketing che stanno producendo maggiore beneficio a parità di risorse utilizzate.
Postato in 4.4. Tracking System
I sistemi di tracciamento del traffico oltre a essere degli indispensabili strumenti con regole di Reindirizzamento sono degli strumenti speciali di rilevamento e analisi dei dati di traffico. ClickMeter in particolare modo, offre diverse reportistiche utilissime per valutare il traffico fornito da ogni canale e confrontarlo con quello di altri per la stessa campagna.
Postato in 4.4. Tracking System
ClickMeter mette a disposizione anche altre funzionalità meno importanti ma utilissime per le attività di Digital Marketing che si consiglia di approfondire e testare.
Postato in 4.5. PostBack Tracking
Il PostBack Tracking o anche chiamato Server2Server (S2S) tracking è un sistema di tracciamento delle conversioni per mezzo di una chiamata dedicata con ritorno di parametri forniti dal richiedente. Più precisamente rappresenta una forma sicura certa per contare le conversioni da parte di un publisher il quale chiede ai suoi advertiser di comunicare esattamente quando del traffico da lui fornito realizza una conversione.
Postato in 4.5. PostBack Tracking
ClickMeter rappresenta una delle piattaforme più semplici e complete per tracciare le conversioni tramite il postback. Per mezzo di ClickMeter è possibile creare un tracking link (link tracciato pubblicato all’interno degli annunci pubblicitari online) che una volta cliccato produce un codice univoco “Click_id” e lo riporta nel url di destinazione finale. Successivamente mette a disposizione un TAG di tracciamento da installare nel sito, il quale dovrà essere richiamato ogni volta che una conversione si realizza su un click tracciato.